Il divorzio consensuale è una modalità per porre fine al matrimonio sia esso civile o religioso (cd. matrimonio concordatario).
A riguardo è bene evidenziare che il termine divorzio è colloquiale. Il termine tecnico cambia a seconda che il matrimonio sia stato contratto in comune o in chiesa, rispettivamente è scioglimento del matrimonio e cessazione degli effetti civili quando si tratta di matrimonio concordatario.
Presupposto
Per la legge italiana, il presupposto per procedere con il divorzio è che la coppia sia separata con provvedimento o nulla osta del Tribunale da almeno 6 mesi, e non più tre anni come in passato. Non è possibile procedere al divorzio senza prima aver ottenuto la separazione.
Le modalità di divorzio
La modalità di svolgimento del divorzio consensuale, essendoci l’accordo tra moglie e marito a divorziare, favorisce una risoluzione della questione molto più semplice e veloce rispetto alla classica causa in Tribunale. L’iter del divorzio consensuale è più rapido ed economico rispetto alla procedura giudiziale. Infatti, i coniugi possono scegliere diverse vie: la pratica in Comune, la negoziazione assistita; oppure con un ricorso congiunto in Tribunale. In questi ultimi due casi è necessario che i coniugi scelgano uno o due avvocati da cui farsi assistere.
In caso di negoziazione assistita la procedura verrà svolta senza dover recarsi in Tribunale in quanto l’avvocato nominato aiuterà i coniugi nel raggiungimento dell’accordo di divorzio e si occuperà di depositare la domanda in Tribunale. Il divorzio consensuale con negoziazione assistita, infatti, si svolge al di fuori delle aule del tribunale, costituendo una alternativa stragiudiziale alla risoluzione ordinaria dei conflitti.
In caso di ricorso congiunto, la forma della domanda è quella del ricorso presso il Tribunale competente, che è quello nel luogo di residenza o domicilio di almeno uno dei coniugi.
Le tempistiche
Le tempistiche cambiano a seconda della procedura scelta dai coniugi per divorziare. Sicuramente il divorzio consensuale in Tribunale è molto più veloce di quello giudiziale, che può durare anche fino a 3 anni. Si può ipotizzare che un divorzio consensuale con ricorso in Tribunale ha dei tempi che vanno da 6 al massimo 12 mesi. Invece, con la negoziazione assistita è possibile svolgere l’intera procedura, compreso il rilascio del nulla osta, in 3 mesi.
I costi
I costi della procedura di divorzio consensuale sono meno sostenuti rispetto all’iter giudiziale. Gli onorari professionali cambiano in base alla modalità scelta, ma possono essere molto ridotti se i coniugi scelgono la negoziazione assistita. Sottolineiamo, inoltre, che, sebbene poco consigliato, i coniugi possono scegliere la procedura in Comune, se non devono prendere decisioni, in merito ai figli, e in questo caso non è necessario affidarsi ad un avvocato.