Quando i coniugi si separano è possibile che uno attribuisca all’altro la colpa della rottura del matrimonio e chieda al giudice la pronuncia di addebito nei confronti del coniuge che ritiene responsabile della crisi matrimoniale.

Che cos’è l’addebito?

L’addebito è una sanzione economica a carico del coniuge che ha violato i doveri coniugali, la cui violazione è stata la causa della crisi del matrimonio.

Quali sono i doveri coniugali?

  • l’obbligo reciproco alla fedeltà;
  • l’obbligo all’assistenza morale e materiale;
  • l’obbligo alla collaborazione nell’interesse della famiglia;
  • l’obbligo alla coabitazione;
  • violazione dei diritti costituzionalmente protetti (la violazione del diritto di libertà religiosa o la violazione del principio di dignità).

In caso di violenze fisiche e morali inflitte da un coniuge

È bene evidenziare che tra i doveri coniugali c’è anche il rispetto reciproco tra i coniugi
Spesso e purtroppo vi sono violenze fisiche subite dalle donne tra le mura domestiche. In questi casi la moglie che ha subito violenze (anche solo una volta) può chiedere l’addebito della separazione.
I Tribunali hanno previsto che il comportamento violento è considerato in sé e per sé del tutto inaccettabile all’interno di una relazione coniugale e l’addebito viene disposto, indipendentemente se ha incidenza o meno sulla crisi matrimoniale e la conseguente separazione e divorzio.

Quando si può chiedere?

I coniugi non possono mettersi d’accordo per stabilire a chi addebitare la separazione. 
Infatti, l’addebito non può essere chiesto:

  • nella separazione consensuale;
  • nella procedura di negoziazione assistita;
  • nella separazione davanti al sindaco.

La richiesta di addebito può essere chiesta nella separazione giudiziale davanti al Tribunale.

Onere della prova

Il coniuge che fa la richiesta di addebito deve dimostrare che il comportamento del partner sia stata la causa scatenante della crisi della coppia e non la conseguenza di una crisi già in atto. In altre parole, è necessario provare che il comportamento del coniuge sia stato determinante nella rottura del rapporto. Quindi, se il rapporto della coppia era già compromesso anche prima della violazione, non può pronunciarsi l’addebito. 
Ad esempio, le ripetute infedeltà non sono sufficienti a giustificare l’addebito allorché siano consumate in un contesto di disgregazione della comunione spirituale a materiale dei coniugi (Cass. 9074/2011).

Che cosa comporta la pronuncia di addebito?

La pronuncia di addebito determina delle conseguenze
Il coniuge a cui sia addebitata la separazione perde:

  • l’assegno di mantenimento;
  • diritti successori (eredità).

È bene notare che però l’addebito non elimina il dovere di versare gli alimenti, in caso di stato di bisogno. In ogni caso, il coniuge a cui è stata addebitata la separazione conserva il diritto alla pensione di reversibilità.