UNA NUOVA FIGURA: IL COORDINATORE GENITORIALE
La figura del Coordinatore genitoriale entra in gioco quando marito e moglie, ex coniugi, o genitori non sposati, si trovano ad attraversare un lungo periodo di crisi, che rischia di mettere in pericolo la serenità dell’intera famiglia, coinvolgendo inevitabilmente la salute dei figli minori.
Per evitare che le continue liti o le situazioni di diverbio portino a conseguenze ancora più gravi o possano sfociare in episodi di violenza è bene intervenire subito per poter trovare una soluzione.
È infatti, in questi casi, fortemente consigliato di rivolgersi proprio alla figura del Coordinatore familiare, già presente nella giurisprudenza degli Stati Uniti, ma che adesso sta cominciando ad essere molto richiesta anche qua in Italia.
Ma chi è più precisamente il Coordinatore familiare?
Il Coordinatore genitoriale è una figura terza, altamente qualificata in campo giuridico- psicologico e imparziale, che aiuta le famiglie a risolvere momenti di elevata conflittualità.
Il Coordinatore può essere disposto sia durante un procedimento giudiziario (ad esempio, di divorzio o di separazione) che al termine dello stesso, oltre che richiesto volontariamente dai genitori anche al di fuori di una procedura giudiziale. Può essere quindi chiamato a svolgere le sue mansioni o dal giudice stesso, o direttamente dai coniugi.
Si occupa di aiutare le famiglie a superare eventuali conflitti che si sono creati, incentrando il suo lavoro sull’ascolto del minore e cercando di garantire un clima sereno durante la soluzione dei problemi. Il Coordinatore genitoriale si concentra primariamente sulla figura del figlio minore, in linea con la dottrina comunitaria; infatti, ha il compito di aiutare i genitori ad attuare il loro piano genitoriale, predisponendoli al massimo ascolto e considerazione dei bisogni della prole.
Spesso la figura del Coordinatore interviene anche quando i genitori devono prendere delle decisioni di importanza “minore” ma che accendono inevitabilmente delle discussioni poiché legate alle diverse ideologie di ciascuno di essi. Ad esempio, quando va scelta la scuola o lo sport cui iscrivere il figlio, va deciso se far frequentare un corso di catechismo, come va vestito il bambino o, addirittura, sono stati riscontrati casi di nomina del Coordinatore per decidere la dieta del figlio minore.
Il Coordinatore genitoriale opera solitamente attraverso delle “raccomandazioni” che vengono fatte ai genitori, deve ascoltare il minore, ma in taluni casi ha anche potere decisionale, ossia di assumere direttamente decisioni nell’interesse del minore, per evitare pregiudizi ulteriori al bambino, quando i genitori o non siano in grado o non si vogliano esprimere.
Il Coordinatore periodicamente scrive una relazione che riguardi l’andamento della procedura e la consegna al giudice, avendo il potere-obbligo di intervenire anche anticipatamente con precise e urgenti segnalazioni qualora ravvisi evidenti pericoli per il minore che rendano necessario un intervento giudiziale immediato.
Si tratta di una figura che i Tribunali stanno utilizzando nelle procedure di separazione e divorzio quando vi è un livello elevato di conflittualità che rischia di danneggiare la crescita sana e serena dei figli minorenni.